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IL PIANISTA
(THE PIANIST)
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  Stampa questa scheda Data della recensione: 20 novembre 2002
 
di Roman Polanski, con Adrien Brody, Emilia Fox, Frank Finlay, Thomas Kretschman (Francia - Polonia, 2002)
 

Roman Polanski, rifugiato a suo tempo nel famigerato ghetto di Varsavia, adatta le memorie del pianista polacco Wladyslaw Szpilman; ambedue unici sopravvissuti della propria famiglia al genocidio degli ebrei perpetrato dai nazisti. Mai, nella lunga carriera di questo grande del cinema moderno, un film si era costruito su dei ricordi così drammaticamente autobiografici (la famiglia di Polanski fu annientata dai nazisti a Cracovia); e poche volte un cineasta è stato costretto, come qui, a rielaborare il proprio dolore, ad assoggettare le proprie emozioni.


Un Polanski ormai quasi settantenne lo fa nel solo modo artisticamente concepibile: governando imperiosamente se non la propria energia emotiva, perlomeno il proprio modo di espressione. IL PIANISTA non poteva allora non risultare il film più classico di un cineasta che tranquillo non è mai stato: il più lineare nella progressione drammatica, tradizionale nel suo ricorso agli attributi del cinema di spettacolo, gli attori professionisti, la ricostruzione storica, la folla di comparse. Uno sguardo tanto più partecipe, quanto più apparentemente distaccato.


Bisogna attendere l'ultima mezz'ora per ritrovare le atmosfere tipicamente polanskiane: un incontro nella distesa quasi fantastica delle rovine, nell'appartamento surreale che ricorda quello celebre de L'INQUILINO, fra l'ufficiale tedesco melomane e il pianista, nella dimensione irreale di un mondo che ha perso ogni connotazione logica ed umana. Ma il film ha il respiro indimenticabile dell'epopea, la commozione di un'opera ispirata, priva di fioriture accademiche, di tentazioni oleografiche.


Un classicismo tranquillo, per raccontare la storia più terribile di tutto un secolo, padroneggiato magistralmente sull'asse dello sguardo di una presenza molto forte come quella dell'Adrien Brody di LA LINEA ROSSA. Sarà vano cercarvi l'irriverenza geniale dell'autore di CUL DE SAC; indispensabile e commovente abbandonarsi alla giustezza, alla generosità, per non dire all'eterna urgenza del tema.


   Il film in Internet (Google)

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